Rione Colonna
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Autrici: Natalia Di Profio, Sara Battel, Emanuela Brandizzi
L'area del rione comprende due zone distinguibili tra loro, separate da via del Corso: quella ad ovest è pianeggiante, l'altra, collinare, si inerpica verso il Pincio. Nel corso del Medioevo iniziò a delinearsi la nuova divisione della città in dodici rioni: a quel tempo il terzo rione era denominato Regio Columpne et sancte Marie in Aquiro, con riferimento alla chiesa di Santa Maria in Aquiro. Il rione venne nominato nelle fonti per la prima volta nel 1133 e l’appellativo “Colonna” probabilmente deriva dalla presenza della Colonna di Marco Aurelio ripresa successivamente nello stemma del rione. Nel corso del XVII secolo conobbe un forte sviluppo: Papa Alessandro VII Chigi sistemò Piazza Colonna, e la sua famiglia acquistò dagli Aldobrandini il palazzo che vi si affacciava, che divenne quindi Palazzo Chigi. L'importanza di Colonna fu ulteriormente accresciuta nel 1696 con l'inaugurazione del vicino Palazzo Montecitorio, sede dei tribunali pontifici, del dazio e della polizia. In questo periodo il rione subì una significativa trasformazione diventando un luogo privilegiato di residenza del ceto nobiliare e professionale la cui attività e gli interessi erano legati alla burocrazia pontificia.

01. Roma distinta per Rioni, Autore Anonimo, 1775-1777
In seguito all'unità d'Italia e alla proclamazione di Roma capitale (1871), l'area nord-orientale del rione fu oggetto, come altre zone della città, di un'autentica febbre edilizia determinata dalle esigenze del nuovo ruolo di Roma: in particolare, furono lottizzati i 25 ettari di Villa Ludovisi. Questo territorio, fittamente edificato nel ventennio 1886-1906, nel 1921 fu distaccato da Colonna e andò a formare il nuovo R. XVI Ludovisi.

02.Roma. Rione III Colonna, Autore Anonimo, 1775-1777
BIBLIOGRAFIA
PIETRANGELI CARLO, 1978, Rione III-Colonna Parte II, Fratelli Palombi Editori, Roma
Rione III Colonna (beniculturalionline.it) [consultato in data 30 gennaio 2022]